Chapter 13: Nino Frank's importance today in Barletta, town of his birth
Notes
1Nino Frank, L’Italie que j’aime (Paris, Éditions Sun, 1967), pp.98,103.
2 ibid., p.103. A similar practice continues today, but now the exploited workers are immigrants, mainly black Africans. See Tobias Jones and Ayo Awokoya, ‘Fruit of Italian slavery’, The Guardian Journal, 20.6.2019, pp. 9-11.
3 Nino Frank, Petit cinéma sentimental (Paris, La Nouvelle Edition, 1943, not published until 1950), p.18.
4 Nino Frank, ‘Du côté de…’, Mémoire brisée (Paris, Calmann-Lévy,1967), p.13.
5 Nino Frank, Petit cinéma sentimental, p.55.
6 Nino Vinella, ‘A Palazzo Tresca in via Imbriani nacque Nino Frank, uno dei maggiori intellettuali del ‘900 europeo’, www.barlettalive.it, 9.9.2017.
7 Ettore Maria Mazzola, ‘Angeli della Tutela’, Italia Nostra, n.496, ottobre-dicembre 2017.
8 Grazia Desario, ‘Il sindaco difenda il nostro patrimonio storico’, www.barlettalive.it, 1.6.2019. In 2017 the permit had been granted on 10 August.
9‘Palazzo Tresca, la Sovrintendenza chiede l’immediata sospensione dei lavori’, Barletta Viva, 7.6.2019.
10‘Barletta, sos per Palazzo Tresca: “Non va buttato giù”, La Gazzetta del Mezzogiorno, 7.6.2019.
11 ibid.
12 ‘Barletta – Una catena umana per Palazzo Tresca’, www.batmagazine.it, 10.6.2019.
13 Reported in ‘Palazzo Tresca, quell’edificio a Barletta va salvato’, La Gazzetta del Mezzogiorno, 14.10.2019.
14 ibid.
15 ‘Barletta – Palazzo Tresca, forse non sarà demolito’, www.batmagazine.it, 14.10.2019.
16 But see also, under the heading ‘Frank’s writings’, a long list of original works, some in Italian and some in French.
Original quotations from which translations taken
(numbers match relevant endnotes)
1 Dès le Moyen Âge, les Pouilles sont la terre élue du sud. Magna Graecia, la nommait-on, et les conquérants y voyaient leur tête de pont: Pyrrhus, roi de l’Epire, y débarque, et le champ de batailles de Cannes [Cannae], actuellement recouvert d’oliveraies, commence à attirer dans sa plaine des archéologues qui y découvrent l’ivoire ancien des éléphants d‘Hannibal. Il y a mieux: toute la côte des Pouilles est parsemée de châteaux normands, d’une blancheur éclatante, et d’églises romanes, parmi les plus belles qui soient, qui rappellent la progéniture de Tancrède de Hauteville, seigneur de Coutances. S’il y a un jour, un royaume des Deux-Siciles, c‘est d’ici qu’il a pris son envol, de Robert Guiscard et de ses frères échouées dans ce pays, dans la lancée des Croisades...
Terre promise, les Pouilles la deviennent surtout quand le plus impétueux des empereurs, Frédéric de Hohenstaufen, ce Souabe qui n’aimait que la Sicile et qui y suscitera la première école de poètes de la Péninsule, transporte sa cour à Foggia, dans une plaine déjà riche et fertile: il y met la première administration véritablement impériale des temps modernes, créant un réseau de routes et établissant un centre de culture, par où, grâce au docteurs juifs, la science de l’Islam et la lumière de l’hellénisme pénétreront dans le ténébreux Occident….un témoignage demeure, à quelques kilomètres de Barletta: ce Casteldelmonte imprenable, parfait octogone aux tours ronds, placé sur une hauteur, que l’on tient pour le chef d’œuvre de l’architecture militaire du Moyen Âge.
2 Pourquoi cette splendeur s’efface-t-elle? …On l’explique par l’épanouissement de Naples et de sa plaine, par la volonté des ducs et barons, proche de la nouvelle cour, d’empêcher la concurrence des Marches. Mise toute en latifundia, la région sera réduite en pâturage, toute culture interdite; les ports coupés du commerce avec les Infidèles. Ainsi vient la longue catalepsie, et ainsi naissent les terroni, ceux qui, de siècle en siècle, deviendront les braccianti. Je me souviens encore de ces foires aux hommes, debout, en manche de chemise, sur une place: circulant au milieu d’eux, des maquignons, tâtaient leurs bras avec des mines dégoûtées, lançaient un chiffre dérisoire, puis emmenaient le chapelet d’ouvriers agricoles pris comme un bétail.
3 J’ai passé mon enfance dans une petite ville d’Italie, au bout de la botte, une ville qui, toute blanche pendant ses huit mois de soleil pesant, sent la mer, les tomates, le vent d’afrique, un lourd vin nouveau.
4 Le cocon. L’appartement du palazzo T…, le tout premier, face aux jardins: spacieux, animé, j’y devine d’innombrables va-et-vient, des rires, une forte odeur de femmes.
5 Comment eussé-je pu échapper à la contagion?
C’était une période exaltante: celle de la jeunesse, à la fois de ma génération et du cinéma. Le parallélisme entre ces destinées se poursuit: enfants et adolescents en même temps, voilà que nous touchions ensemble aux vingt-deux, aux vingt-trois, aux vingt-quatre ans, l’âge de la plus périlleuse ferveur…
6 Mi unisco al coro di chi vuole salvare Palazzo Tresca dall’abbattimento con questa mia personale testimonianza, frutto di accurata ricerca storica. Perché fra quelle mura a Barletta nasceva nel 1904 Nino Frank, eclettico intellettuale dai mille interessi e volti tutti d’autore: scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, critico cinematografico e tanto altro ancora. Ma soprattutto, dagli anni della giovinezza, la sua vita e la lunga carriera furono contrassegnate dalla riconosciuta fama di grande traduttore in lingua francese della letteratura italiana, vita e carriera svoltesi per intero a Parigi, dove si è spento il 17 agosto 1988, un anno dopo aver ricevuto il Grand Prix nazionale di traduzione. Molti dei nostri migliori scrittori devono il successo Oltralpe al suo stile originale traduttivo: Pavese, Brancati, Zavattini, Fenoglio, Sciascia, Calvino, Savinio, Malaparte …
7 Più di recente mi è invece capitato di dover combattere per la mia città natale, Barletta, dove l’ottocentesco Palazzo Tresca, ricco di storia locale e nazionale, stava per esser demolito per lasciare il posto a uno dei tanti anonimi condomini di cattivo gusto che, a partire dalla fine degli anni ’60, hanno stravolto il centro storico della città pugliese. In questo caso, forse, il buon senso ha avuto ragione, ma è risultato necessario fare una vera e propria guerra mediatico e un confronto col costruttore, per far comprendere all’amministrazione comunale, e allo stesso costruttore, come l’operazione non fosse ammissibile.
8 Giù le mani dal Palazzo Tresca. I migliori affari, in edilizia, si fanno ad Agosto! Il Comune di Barletta, e precisamente il settore edilizia, concede il permesso di demolizione di un palazzo ottocentesco di ottima qualità architettonica, come fosse un castello di sabbia. Un altro pezzo della nostra memoria storica verrà abbattuto!
9 Oggi arriva un alt direttamente dal Ministero dei Beni Culturali.
10 La sua demolizione e la sua possibile sostituzione con un nuovo edificio che ne alteri l’originario organismo tipo-morfologico, l’originaria configurazione della facciata e l’originario stile architettonico, rischerebbe di costituire un grave danno d’immagine per tutto questo importante pezzo di città, che si affaccia sui Giardini De Nittis, e che ha costituito e ancor oggi costituisce una delle più identarie ed emblematiche “immagini rappresentative” della città di Barletta.
11 Se a ciò aggiungiamo anche il valore culturale di tale immobile, che ha dato i natali a Nino Frank, eclettico intellettuale – scrittore, giornalista, conduttore radiofonico, critico cinematografico e, soprattutto, traduttore di fama internazionale, nato a Barletta nel 1904 e morto a Parigi nel 1988 –, appare evidente che sia più di una buona ragione per ritenere un grave errore l’abbattimento di tale importante palazzo barlettano, un grave danno per l’immagine de la città intera.
12 Formeremo una catena umana per manifestare contro l’abbattimento di un gioiello architettonico dell’800….A favore della bellezza, dell’eleganza, della sobrietà, dell’armonia architettonica ed urbanistica che ha caratterizzato il nostro paese in passato e che deve essere conservato e gelosamente custodito. E, perché no, tramandato.
13 Una delle rare testimonianze dell’evoluzione edilizia della città di Barletta avutasi in quel periodo storico, le quali sono state compromesse a partire dalla seconda metà del Novecento.
14 “immobile di interesse particolarmente importante”
15 Il provvedimento è stato notificato ai proprietari, al loro avvocato e al Sindaco Cannito che potrebbero impugnare la decisione del Ministero. Ovviamente tutti speriamo che questo non avvenga e che i protagonisti di quello che poteva essere un vero e proprio sfregio alla Città di Barletta, abbiano compreso l’errore e accettino la decisione del Ministero.